Sto utilizzando la gelatina QLT che ho acquistato un anno fa da voi, ma che ho aperto solo un mese fa; dopo aver steso la gelatina e asciugato con phon da carrozziere a temperatura minima, impressiono il telaio per quattro minuti grazie al vostro kit base di incisione e dopo aver pulito sotto al getto d’acqua e guardando in controluce, il telaio sembra perfettamente inciso, ma quando vado a stampare in alcune (molte) zone l’inchiostro non passa. Ho pensato che la gelatina possa essere scaduta, ma è sempre stata chiusa e in più sembra reagire alla luce.
Alcune delle azioni che lei ha fatto sono “a rischio”, perciò non è così semplice individuare la causa del problema.
– La QLT è di un anno fa: Ulano garantisce la QLT, sigillata e a 20°C, per 18 mesi, perciò il suo prodotto non dovrebbe essere scaduto. Ma in estate la temperatura è bene superiore a 20°C, perciò non sarei così sicuro circa il suo stato di conservazione. Magari, in questi casi, è meglio conservarla in frigo a 5°C.
– Dopo avere emulsionato il telaio lei lo asciuga con il phon da carrozziere, se pure a temperatura “minima”. Tenga presente che temperature superiori a 40°C danneggiano la gelatina e ne modificano il comportamento.
– Se, dopo lo sviluppo, la tela del telaio in corrispondenza del disegno è totalmente bianca, e quindi libera, l’inchiostro deve passare. Consiglio di controllare l’apertura delle maglie con un lentino. Se ci sono tracce di azzurro, lo sviluppo è stato incompleto; se non ci sono tracce di gelatina, il telaio è pronto per la stampa.
![come preparare un telaio per serigrafia]()
– Se non ci sono tracce di gelatina è inutile infierire sul telaio con antighost o altro: l’effetto sarà quello di rovinare l’incisione e di fare staccare la gelatina anche dove non è necessario.
– Se, dopo lo sviluppo, notiamo maglie ancora chiuse dalla gelatina, il motivo potrebbe essere nella pellicola, non completamente coprente.
Ricordiamo che la QLT è molto rapida e sensibile, anche poca luce, che magari passa nei microfori della pellicola, riesce a indurirla. Se lei usa stampante laser e poliestere bimattato questo rischio è reale; se invece usa stampante inkjet e pellicola apposita, il rischio è molto limitato. Comunque è sufficiente osservare la pellicola in controluce per controllarne la coprenza.
– Dopo lo sviluppo è bene eliminare dal telaio l’acqua in eccesso con uno straccio morbido (pelle di daino) o ancora meglio con aria compressa. Infatti il liquido che vediamo sul telaio è apparentemente acqua, ma in realtà è un misto di acqua e gelatina, trasparente alla vista, ma in grado di formare una pellicola invisibile che copre le maglie e impedisce all’inchiostro di passare. Specialmente su telai a maglie fitte questo rischio è reale.