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Channel: Incisione dei telai per serigrafia. - CPL Fabbrika
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Realizzare e stampare le pellicole per incidere il telaio in serigrafia

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lucido per serigrafia

Cpl Fabbrika -

Buon giorno, mi può dire come si fanno i disegni sulle pellicole? è difficile da imparare? grazie

Gerardo, Barletta

Ci sono diversi modi per realizzare delle pellicole.
il più semplice ed economico consiste nel disegnare un soggetto su un foglio di acetato utilizzando dei pennarelli coprenti.

In modo più tecnico e “industriale” con almeno un programma di videoscrittura (per i testi) e una stampante laser da caricare con degli speciali fogli di poliestere su cui stampare i dettagli del soggetto.

Ovviamente la risposta è breve ed indicativa: il discorso della prestampa e delle pellicole in particolare è molto complesso sia in termini tecnici che nella realizzazione sui vari supporti e per le diverse tecnologie: stampanti, plotter, fotounità programmi di interpretazione e traduzione in punti delle sfumature (mezzitoni) ecc.

Se hai voglia di fare un piccolo investimento, sul mio manuale c’è qualche pagina dedicata a questo argomento. durante i miei corsi si spende una giornata di otto ore per discutere unicamente su questo argomento.

Angelo Barzaghi

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Realizzare e stampare le pellicole per incidere il telaio in serigrafia


Esposizione e incisione del telaio serigrafico. Esiste una regola?

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incisione di un telaio da serigrafia

Cpl Fabbrika -

Vorrei sapere se esistono delle tabelle con i tempi di esposizione per i telai in base ai n. dei fili, tipo di tessuto (giallo/bianco) l’emulsione che si da sul telaio, la potenza della lampada. Io attualmente i telai li faccio incidere fuori ma per comodita’ vorrei farli all’interno visto che dispongo sia della lampada da 2000 watt carellata della Argon sia del torchio pneumatico Argon per telai fino a 80 x 120. La distanza della lampada e’ importante?

Francesco, Saluzzo

Non esistono riferimenti generici o consigli che possano funzionare universalmente: le fotoemulsioni sono però sempre corredate da una scheda tecnica sulla quale sono indicate le istruzioni di massima, come anche alcuni suggerimenti sui tempi di esposizione in relazione alla potenza della lampada e del tipo di filato montato sul telaio.

Il consiglio che posso dare a lei e a chiunque altro voglia avere delle risposte in merito è quello di testare con un telaio con un filato di 77 fili (normalmente la via di mezzo più utilizzata) e prendere i test effettuati con questo tessuto come punto diriferimento.

Faccia delle prove segnandosi quanti passaggi di gelatina per lato, a che distanza dalla lampada viene posto il telaio, la potenza della lampada (occorre anche ricordarsi che una lampada subisce i “segni” del tempo, quindi più è usata e meno riesce ad esprimere la sua potenza, rendendo necessario un aumento dei tempi in proporzione) ed ogni altra variabile che interviene nel processo: da lì poi potrà calcolare con una certa facilità i tempi degli altri filati aumentando per numeri di fili/cm minori e diminuendo per telai a trama più fitta con valori intorno al 10-15% per ogni aumento-diminuizione di filato.

Ovviamente per i primi tempi dovrà scendere a patti e “sacrificare” qualche talaio, ma poi le cose diventeranno automatiche e intuitive.

Con una lampada da 2000 watt può già lavorare tranquillamente: per avere una uniformità di incisione e copertura della luce deve posizionare la lampada ad una distanza pari alla diagonale del telaio di misura massima che il torchio le permette di contenere. Tenga poi questa distanza come fissa e calcoli da qui i tempi di esposizione che terrà come tabella di riferimento: per i telai da lei indicati (80×120) la distanza corretta è tra i 140 e i 150 cm.

Angelo Barzaghi

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Esposizione e incisione del telaio serigrafico. Esiste una regola?

Ottenere una stampa a spessore su poliestere in serigrafia

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stampa a spessore in serigrafia

Cpl Fabbrika -

Salve sig. Ratto, ho bisogno di stampare con uno spessore intorno ai 40-60 micron un supporto in poliestere. Per ora ho provato allontanando un pochino il piano dal telaio, però, in questo modo non ottengo spessori uniformi. Ho pensato a diminuire il numero di fili della maglia ma non so proprio da dove cominciare. Per ora stampo con un 120 fili. Può in qualche modo aiutarmi. la ringrazio.

Francesco, Roma

Allontanare il telaio dal piano di stampa non genera alcuna differenza nello spessore dell’inchiostro depositato, ma serve al più per migliorare la nitidezza della stampa.Per aumentare lo spessore dell’inchiostro depositato, sempre se le caratteristiche dell’inchiostro lo consentono, occorre aumentare lo spessore del telaio, cioè lo spessore dato dal tessuto poliestere, più l’emulsione spalmata su questo.

Le consiglio perciò di stampare con telaio a 77 fili
anziché a 120 fili: il diametro del filo è maggiore e di conseguenza lo spessore del tessuto.

Per dare al telaio ancora maggior spessore le consiglio di emulsionare in due o più tempi:
- Prima emulsionatura: una passata all’esterno più due passate all’interno, come di consueto
- Asciugatura con telaio al buio, in orizzontale, lato stampa IN BASSO.
- Seconda emlsionatura: due passate lato stampa
- Asciugatura con telaio al buio, in orizzontale, lato stampa questa volta IN ALTOCon qusta procedura, anche ripetibile più volte, il telaio acquisterà lo spessore di 60-70 micron, corrispondenti allo spessore dell’inchiostro da depositare.

Il tempo di esposizione, con emulsione più spessa, va aumentato in modo proporzionale.
Il disegno da incidere non dovrà avere filetti sottili o particolari dettagliati.
Si consiglia di usare un espositore a luce puntiforme anziché a tubi neon.

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Ottenere una stampa a spessore su poliestere in serigrafia

Emulsione QLT per incidere senza fonti UV. Come sviluppare correttamente il telaio

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telaio tesato da serigrafia

Cpl Fabbrika -

Buongiorno, esiste un tempo massimo oltre il quale l’ EMULSIONE QLT perde le sue proprietà una volta stesa sul telaio?
Ho preparato il telaio 48 ore fa e una volta esposto alla lampada non sono riuscito a levare la parte in eccesso con il getto d’acqua.

 

Andrea

Come tutte le emulsioni anche la QLT, una volta stesa sul telaio e asciugata al buio, dovrebbe essere utilizzata entro 7 giorni. Naturalmente il telaio emulsionato e asciutto deve essere conservato nel buio totale.
Invece l’emulsione QLT si conserva nel barattolo, a temperatura di 20°C, per 18 mesi.

La difficoltà di sviluppo del telaio può dipendere da molte cause

. Queste le più probabili:
- Il telaio emulsionato è stato conservato in presenza di luce anziché al buio totale.
- Il telaio emulsionato ha preso luce durante le varie manipolazioni per inciderlo: applicazione della pellicola, rimozione della pellicola, ecc.
- Il tempo di esposizione è stato eccessivo
- l’aderenza della pellicola al telaio durante l’incisione non era perfetta e la luce è andata a indurire l’emulsione in corrrispondenza di filetti sottili.
- La pellicola usata per l’incisione non era sufficientemente nera e la luce è passata attraverso al disegno, andando a indurire l’emulsione.

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Emulsione QLT per incidere senza fonti UV. Come sviluppare correttamente il telaio

Problema di incisione del telaio serigrafico. Ecco le possibili cause.

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incidere telaio da stampa in serigrafia

Cpl Fabbrika -


Buongiorno, utilizzo l’emulsione TEXTIL HT, comprata ad aprile, cominciata ad utilizzare con l’aggiunta del diazo tra aprile e maggio. Conservata sempre nel suo barattolo a temperatura ambiente tra 20 e 30° o poco più. Ora i quadri non mi si incidono bene, ho fatto due prove con lo stesso telaio da 77 fili, prima esposizione 6′ e 30” la seconda 7 min utilizzando 6 neon UV acquistati da voi. In entrambi i casi l’emulsione veniva via sotto il getto d’acqua durante lo sviluppo. La causa è il troppo tempo trascorso tra la sensibilizzazione e l’ultimo utilizzo? Premetto che ho esposto i quadri forse non perfettamente asciutti, asciugati con phon per capelli circa 10 min. Inoltre le chiedo se è giusto utilizzare una vaschetta da 27 cm per un telaio di 42 x 52 cm, l’emulsione si dispone nella parte centrale del telaio e ho difficoltà a riempire quanto più spazio possibile di tela con la gelatina mantenendo uno spessore uniforme, mi chiedo se non sia meglio utilizzare una vaschetta più lunga.

 

Giovanni, Modena

- L’emulsione Textil HT, dopo essere stata sensibilizzata con l’aggiunta del diazo, è garantita dal produttore, a temperatura ambiente (circa 20°C) per un mese. Se tenuta in frigo a 4-5°C la durata tranquillamente triplica. Questa durata è tipica di tutte le emulsioni diazo, di qualsiasi marca.

Invece l’emulsione QLT, che non ha il diazo, è garantita dal produttore per 18 mesi a temperatura ambiente.
Perciò è molto probabile che il cattivo funzionamento che lei descrive sia dovuto al fatto che il suo prodotto è scaduto.
Attenzione però: l’emulsione scaduta si comporta per lo più in questo modo: dopo l’esposizione (fatta per il tempo corretto) i tratti faticano ad aprirsi, come se l’emulsione fosse indurita o l’esposizione fosse eccessiva. Se si insiste, allora l’emulsione si stacca dal tessuto e si scioglie.

Non mi dice se, ad emulsione nuova, i tempi di esposizione di 6-7 minuti le davano o no buoni risultati. Oppure se questa è la sua prima esperienza di incisione. Se è il secondo caso, le suggerisco di provare a raddoppiare il tempo di esposizione e verificare se l’emulsione si scioglie egualmente. Sarebbe naturalmente più significativo fare questo test con una emulsione nuova.

- Un altro motivo dell’insuccesso potrebbe essere la temperatura troppo elevata a cui l’emulsione è stata sottoposta, durante l’asciugatura con il phon. Le emulsioni non devono mai essere scaldate a più di 40°C, altrimenti si rovinano. L’emulsione è asciutta quando visivamente appare asciutta e passando sopra il dito, questo non la intacca.

- La lunghezza ideale della vaschetta stendigelatina per un telaio da 42×52 cm esterni è 32-33 cm. (3 cm meno del lato interno più corto del telaio). Perciò la vaschetta da 27 cm può andare egualmente bene, solo lascerà una striscia non emulsionata leggermente più larga.

Per coprire lo spazio libero si può fare in due modi: rifinendo la striscia con l’emulsione stesa a pennello (intanto questa zona non dovrà essere occupata dal disegno); oppure sigillando con il nastro adesivo in poliestere color argento da noi commmercializzato, di facile rimozione al momento del lavaggio del telaio.

Non è mai conveniente far fare alla vaschetta percorsi strani, per coprire tutte le aree: l’area coperta con la vaschetta non può mai essere più larga della vaschetta stessa.

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Problema di incisione del telaio serigrafico. Ecco le possibili cause.

Calcolare la corretta esposizione di un telaio da stampa serigrafica

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telaio tesato da serigrafia

Cpl Fabbrika -


Ho avuto una serigrafia per 7 anni ma da allora ne sono passati 12. Sto aiutando amici a creare una serigrafia artigianale in un centro culturale. Per cui non ricordo se avevo un faro da 500w o 1500w ricordo solo che incidevo in max 15 min con una distanza di 70 cm. Avendo un faretto da 500w di quanto tempo ho bisogno?

 

 

Monica, Bologna

E’ estremamente difficile darle una risposta attendibile perchè, come lei sa, il tempo di esposizione del telaio dipende da tante variabili.

Posta la distanza di 70 cm dal telaio (corretta) e la potenza di 500W della lampada (corretta), restano da determinare:

- La temperatura di colore della luce emessa dalla lampada (luce calda, luce neutra, luce fredda): più l’emisisone luminosa si avvicina al blu, minore può essere il tempo di esposizione.

- Il tipo di gelatina utilizzata: con le normali gelatine al diazo il tempo necessario con lampade alogene di uso comune (non UV) è relativamente lungo (15 e anche 30 minuti), Ma con la gelatina QLT senza diazo, da noi commercializzata, questi tempi si riducono anche del 50%.

- Lo spessore della gelatina sul telaio: dipende dal diametro del filo e dalla mano di chi ha emulsionato. Sicuramente un telaio a 55 fili richiede un tempo doppio rispetto a un telaio a 120 fili.

Procederei con un primo tentativo a 20 minuti. In base al risultato ottenuto effettuerei variazioni del 50% in meno o del 100% in più, fino ad ottenere, con circa tre tentativi, il risultato desiderato.

Per arrivare all’obiettivo in meno mosse abbiamo il Calcolatore di Esposizione.
E’ una pellicola test che, utilizzata secondo le istruzioni, consente di determinare il corretto tempo di esposizione in un solo tentativo. Può essere utilizzata infinite volte.

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Calcolare la corretta esposizione di un telaio da stampa serigrafica

Nozioni fondamentali per preparare un telaio da stampa in serigrafia

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telaio tesato per serigrafia

Cpl Fabbrika -

Salve, sto cominciando a fare serigrafia su t-shirt e avrei bisogno di qualche spiegazione. Come si emulsiona un telaio e come si imprime avendo il lucido con l’immagine? Sono capace di stampare ma non di preparare il telaio.. Grazie mille

Filippo, Monza

Non è semplice spiegare in poche righe come si prepara un telaio serigrafico, in quanto è un vero e proprio “mestiere” che presupppone un bel po’ di nozioni teoriche e tanta pratica, soprattutto per risolvere i problemi e gli inconvenienti che volta a volta possono verificarsi.

Il consiglio è di andarsi a leggere come si fa sul chiarissimo Manuale Pratico di Serigrafia.
Comunque, in estrema sintesi, queste sono le operazioni necessarie:

- con la vaschetta stendigelatina si stende d’emulsione sui due lati del telaio
- si fa asciugare il telaio in posizione orizzontale, al buio completo: l’atmosfera può anche essere riscaldata, ma con temperatura mai superiore a 35°C.
- si posa il disegno, stampato in positivo su pellicola bianco e nero, inchiostro contro emulsione, lato stampa del telaio (il lato stampa è il lato esterno, quello che va a contatto con la maglietta, l’opposto del lato interno dove si mette l’inchiostro).

- con un opportuno pressore (lastra di vetro) si migliora l’aderenza tra la pellicola e l’emulsione del telaio.
- Si espone il sandwich così formato alla luce UV per il tempo necessario (circa 6 minuti con neon UV distanti 15 cm)
- Si separa la pellicola dal telaio
- si lava il telaio in acqua corrente fino a che non compare in negativo l’immagine del disegno
- si asciuga il telaio e quindi lo si utilizza per la stampa.

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Nozioni fondamentali per preparare un telaio da stampa in serigrafia

Come incidere un telaio serigrafico con una lampada agli ioduri metallici

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come incidere un telaio per serigrafia

Cpl Fabbrika -

Buongiorno, volevo provare a incidere un telaio con una una lampada da 400W agli ioduri metallici. Leggo che di solito si usano lampade dai 2000 in su. E’ una perdita di tempo provare con una da 400w? Il telaio è da 50X70cm. Che accorgimenti devo adoperare per ottenere un buon risultato? E’ meglio utilizzare un bromografo? Non ho linee sottili ma vorrei ottenere il piu possibile una stampa precisa. grazie per l’attenzione.

Armando, Ardea

Se la lampada agli ioduri metallici, come immagino, emette luce UV, lei è in un’ottima situazione. Il fatto che la potenza sia di “soli” 400 W le determina soltanto un tempo di posa superiore, ma la qualità dell’incisione sarà eccellente.
Le consiglio di posizionare la lampada a un metro e mezzo dal telaio e di non modificare più questa distanza, anche se inciderà telai più piccoli: in questo modo quando avrà determinato il giusto tempo di esposizione per un telaio ad un determinato numero di fili, per quel numero di fili non dovrà più modificarlo.

Per quanto riguarda la nitidezza dell’incisione: la luce puntiforme, quale è quella che esce da una lampada, è la migliore per un’incisione nitida. Occorre però ottenere la migliore aderenza possibile tra la pellicola e il telaio.
Il metodo più efficace è il vuoto pneumatico, che si ottiene con una sacca trasparente ed una pompa a vuoto. Diversamente, può utilizzare una lastra di vetro e tenerla premuta sul telaio con dei pesi.

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Come incidere un telaio serigrafico con una lampada agli ioduri metallici


Incidere un telaio da serigrafia. Meglio la luce bianca o i neon UV?

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come incidere un telaio da serigrafia

Cpl Fabbrika -

Sarei interessata all’acquisto di questi neon per la costruzione di un bromografo artigianale. Ho già acquistato la Screen Sol Rm blu, ma ho il dubbio che questi neon siano troppo potenti e che la gelatina indurisca in tempi inferiori al minuto (distanza neon telaio- circa 20 cm).

Mi consigliate comunque l’acquisto di questo modello o è preferibile (per i tempi più lunghi) il neon 6500°K sempre in vendita sul vostro sito?

Elisa

Tutte le emulsioni al diazo, e quindi anche la Screen Sol RM blu, hanno la migliore resa con sorgenti di luce UV.
I tempi medi di esposizione, con neon distante circa 20 cm dal telaio, sono dell’ordine dei 5-6 minuti su telai a 55 fili.
Le sorgenti di luce bianca o luce fredda (6500°K), o perfino alogena, costituiscono un’alternativa economica e facilmente reperibile, ma i tempi di esposizione si allungano in modo considerevole (i 5 minuti diventano 30 minuti) e l’indurimento dell’emulsione non è completo.
A meno di non utilizzare emulsioni particolari senza diazo, come la nostra QLT, che però ha una durata limitata a circa 150 copie se si stampa con ink a base acqua.

In sintesi:

In alternativa al bromografo artigianale, ha valutato il nostro Espositore Eco? Sommando i costi di tutti i componenti non credo le costerà di più di un bromografo autocostruito, e avrà la certezza del risultato, con minori tentativi. Dalla pagina dedicata all’ Espositore può facilmente scaricare le istruzioni d’uso e la tabella dei tempi di esposizione, collaudata dal nostro laboratorio.

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Incidere un telaio da serigrafia. Meglio la luce bianca o i neon UV?

Emulsioni, inchiostri e carta per pellicole da serigrafia. Informazioni utili

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consgli su emulsioni per serigrafia

Cpl Fabbrika -

Buongiorno,
volevo chiedere delle info sulle emulsioni:

1)ma le emulsioni universali possono essere usate sia se si usano inchiostri Plastisol, che se si usano i base acqua?

2) queste incidono il telaio anche non con fonti di luce UV? cioè con fonte di luce normale?
(lampade ecc ecc)

Altre domande:
1) prima di usare il Plastisol devo miscelarlo con un altro prodotto? Quale?

2) anche i base acqua…con quale prodotto vanno miscelati prima dell’uso?
Vedo che asciugano in un minuto sul telaio e questo rende il lavoro troppo frenetico!

3) quale carta devo usare per stampare il disegno in negativo?

Walter

1) Le emulsioni universali possono essere utilizzate sia con inchiostri plastisol, sia con inchiostri acqua.
Unica eccezione: l’emulsione universale QLT, di tipo particolare in quanto senza diazo e pronta all’uso, con inchiostri all’acqua consente non più di circa 150 tirature.

2) Le normali emulsioni diazo, sia universali, che per inchiostri a solvente, che per inchiostri all’acqua, hanno bisogno per indurire di espositori a luce UV. Diversamente i tempi di esposiizone si allungano fino a 30 minuti e più, e comunque non si ottiene un buon indurimento. L’emulsone universale QLT, invece, proprio perché molto sensibile e priva di diazo, può essere sposta anche a luce bianca, con tempi di esposizione accettabili, dell’ordine dei 2-6 minuti, a seconda della potenza della luce. Ma, come scritto sopra, questa emulsione ha una resistenza limitata a 150 pezzi se usata con inchiostri all’acqua.

3) Il plastisol è pronto all’uso così come esce dal barattolo. In casi eccezionali, per renderlo più fluido, si possono aggiungere poche gocce di Additivo 86, che è il diluente per il plastisol.

4) Gli inchiostri a base acqua, possono essere corretti con massimo 3% di Ritardante (specifico per l’inchiostor che si usa). In questo modo si riduce l’inconveniente della loro essiccazione sul telaio.

5) Se stampa con stampante laser serve il Poliestere bimattato; se stampa con ink jet le serve la pellicola per ink jet

Attenzione: su entrambi i supporti il disegno da riprodurre va stampato in positivo bianco e nero.

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Emulsioni, inchiostri e carta per pellicole da serigrafia. Informazioni utili

Consigli d’esposizione con un bromografo da serigrafia autocostruito

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bromografo

Cpl Fabbrika -

Salve! Sono una neofita della serigrafia. Per iniziare, ho costruito un espositore con 4 neon standard da 18 w, utilizzando una plafoniera e sostituendo gli starter che erano già presenti con starter elettronici. Ogni volta che provo ad impressionare il telaio, qualsiasi tempo di esposizione io utilizzi (5-7-8 minuti), la gelatina che non viene lavata via dall’acqua in fase di sviluppo presenta delle strisce più scure in corrispondenza della porzione di telaio posto direttamenrte sopra alla luce dei neon. Come mai? Come posso risolvere il problema? Il mio espositore è molto simile a quello ECO venduto da CPL fabbrika; la distanza neon-vetro è intorno ai 10 cm. Grazie in anticipo della risposta, mi sarebbe davvero di grande aiuto.

Sarah, Milano

La distanza di circa 10 cm tra i neon e il telaio è corretta.
Non mi dice però quale è la distanza tra un neon e l’altro: dovrebbero esserci max 8 cm di spazio vuoto tra due tubi.

Il motivo delle striature è che l’esposizione delle varie aree del disegno non è uniforme: immediatamente sopra al neon arriva sul telaio più luce che lateralmente.
Questo fenomeno è tanto più visibile quanto più insufficiente è l’esposizione e quanto più sono distanti uno dall’altro i neon.

Non ho informazioni circa il tipo di luce neon utilizzata (bianca oppure UV?) e circa l’emulsione utilizzata, infatti tra le due cose c’è uno stretto rapporto.

Tenga presente che utilizzando neon a luce bianca e emulsione classica al diazo, in un espositore con le caratteristiche descritte, il tempo di esposizione è di circa 30 minuti, ben più quindi che 7 od 8.
Utilizzando invece luci neon UV, con la medesima emulsione al diazo, il tempo di esposizione si riduce a circa 5 minuti.

Con un altro tipo di emulsione particolare, come la QLT pronta all’uso e senza diazo, il tempo di esposizione a luce bianca è di circa 4 minuti, mentre il tempo di esposizione a luce UV è di circa 1 minuto e mezzo.

Credo che con queste indicazioni le sia possibile fare altre prove e apportare le variazioni necessarie.

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Consigli d’esposizione con un bromografo da serigrafia autocostruito

Costruire un espositore serigrafico artigianale. Consigli utili.

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incidere un telaio per stampa serigrafica

Cpl Fabbrika -

Sto progettando di realizzare un espositore artigianale. Vorrei acquistare un set di 4 neon uv da 20 watt che sono disponibili sul sito. La scatola esterna sarà costruita in legno con dimensioni 60x80cm circa e avrà un coperchio superiore per impedire alla luce esterna di entrare. Porebbe consigliarmi quale tipo di emulsione è più adatta per il mio caso? L’espositore sarà posizionato in una camera oscura con lampadina rossa. I neon sono sufficienti per la grandezza dell’espositore?

Simona, Fabriano

Nel costruire la cassa in legno del suo espositore artigianale le consiglio di considerare che:
- la distanza tra un neon e l’altro deve essere di 8 cm (luce netta) e quindi di 10 cm tra l’asse di un neon e l’altro.
- applicando queste distanze al suo espositore, ricava facilmente il numero di neon necessari per la dimensione di 80×60 cm.
- la distanza tra i neon e il vetro, che regge il telaio, deve essere di 15 cm.
- il coperchio non è indispensabile, in quanto la luce efficace per incidere il telaio è quella che proviene dal basso, dai neon.
- nel modello espositore ECO che noi vendiamo, progettato con criteri analoghi, il coperchio ha soprattutto la funzione di pressare la pellicola contro il telaio per ottenere maggiore nitidezza di incisione.

- con i neon UV l’emulsione che consigliamo è la Textil HT, valida sia stampando con inchiostri a base acqua, sia plastisol, sia a solvente.
- in alternativa ai nenon UV abbiamo neon a luce fredda (6.500 °K) , o normali neon a luce bianca.
- in questo caso l’emulsione più adatta è l’emulsione universale QLT.

E’ molto corretto utilizzare l’espositore in ambiente a luce rossa. A maggiore ragione con l’emulsione QLT, particolarmente sensibile alla luce.

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Costruire un espositore serigrafico artigianale. Consigli utili.

Potenza ideale dei neon per costruire un bromografo da serigrafia

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neon uv per serigrafia

Cpl Fabbrika -

Qual è la potenza dei neon ideale per la costruzione di un bromografo artigianale? Con dei neon inferiori a 18 watt posso realizzare delle incisioni efficaci? E’ solo il tempo di esposizione a variare con un diverso wattaggio?

Giulia

La potenza di un neon è decisa dal fabbricante ed è in proporzione alla lunghezza del neon stesso.
Neon più corti di 60 cm hanno potenza inferiore. L’emissione di luce per cm è comunque logicamente la stessa.
Mi risulta che i neon inferiori a 18 W, con emissione UV, abbiano potenza di 8 W e siano lunghi circa 20 cm.
A mio avviso diventa molto scomodo e laborioso per effettuare i cablaggi usare neon di questo tipo. Tanto più che, essendo questi neon più stretti, occorre aumentare il loro numero per rispettare le giuste distanze.

Un ultimo suggerimento: diffidare dei neon prodotti per lampade abbronzanti: la loro luce è filtrata, opppure non ha la frequenza adatta per indurire le emulsioni serigrafiche.

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Potenza ideale dei neon per costruire un bromografo da serigrafia

Screen Sol Catalyst e inchiostri a solvente

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tealio per serigrafia

Cpl Fabbrika -

Vorrei sapere se trattando i telai con sol catalyst possono poi essere utilizzati anche con Nyloflex.

Damiano

Lo Screen Sol Catalyst non è un’emulsione, ma un catalizzatore per il trattamento del telaio successivo all’incisione.
Lo Screen Sol Catalyst è necessario soltanto quando si vuole migliorare la resistenza del telaio stampando con inchiostri a base acqua.
Dopo essere stato catalizzato il telaio non è più recuperabile.
Questo trattamento è del tutto superfluo quando si stampa con inchiostri a base solvente, come il Nyloflex.

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Screen Sol Catalyst e inchiostri a solvente

Telaio con tela gialla e tempi d’esposizione

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tela gialla per telaio serigrafico

Cpl Fabbrika -

Ho acquistato della tela in poliestere (quella gialla per intenderci), solo che avendo usato sempre quella “normale” non ho idea di quanto devo aumentare il tempo di esposizione utilizzando la tela in poliestere. Contando che di solito per incidere un’immagine con l’emulsione qlt universale ci mettevo 4,52 minuti?

Simone, Trento

La tela di colore giallo richiede un’esposizione aumentata di circa il 15% rispetto ai tempi usati per la tela bianca.
Molto dipende anche dal tipo di disegno: se ci sono tratti grossolani e grandi superfici si può aumentare anche di più. Se ci sono tratti fini occorre tatare bene l’esposizione, altrimenti si rischia di chiudere i tratti più sottili.

Se l’esposizione con tela bianca era di 4,5 minuti (270 secondi), allora l’esposizione con tela gialla potrebbe essere di 270 secondi +15%, cioè di 310, 5 secondi, cioè di 5 minuti più qualche secondo.

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Telaio con tela gialla e tempi d’esposizione


Emulsioni e incisione del telaio. Luce uv o luce bianca?

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incidere un telaio serigrafico

Cpl Fabbrika -

Sapevo che era possibile tramite una luce proiettore da 500W esporre il telaio con l’immagine desiderata, ora, per lavorare con questo metodo quale emulsione ci vorrebbe? Se ho capito bene, servirebbe la “SCREEN SOL RM BLU” e leggo dai procedimenti che servirebbe una lampada alogena da bel 5000W.
Insomma quando si parla di emulsioni vado abbastanza in confusione, volevo comunque sapere se con qualsiasi tipo di emulsione le tele sono riusabili utilizzando i prodotti di strippaggio?

Fiorella

Le schede tecniche delle emulsioni, quando forniscono suggerimenti per esporre il telaio, presuppongono che ciò venga fatto con espositori professionali; è per questo che ragionano su lampade da 5000 Watt e, naturalmente (nemmeno lo scrivono ma è dato per scontato), a luce ultravioletta (UV).
In realtà ciò che fa la vera differenza è proprio il tipo di luce (UV), caratterizzato da una lunghezza d’onda totalmente diversa dalla normale luce bianca.

Si dà il caso che le normali emulsioni con il diazo siano sensibili alla sola luce UV e pochissimo alla luce bianca.
Il problema è che la sua lampada da 500 Watt è sicuramente a luce bianca (immagino sia un normale faro alogeno), e perciò le emulsioni al diazo sono scarsamente sensibili a questa luce.
Conseguenza: per indurire l’emulsione del telaio dovrà usare tempi di esposizione particolarmente lunghi, dell’ordine dei 30 minuti e più.
E, anche in questo modo, l’indurimento dell’emulsione non sarà ottimale.
Tra le varie emulsioni al diazo forse la RM è quella più adattabile alla luce bianca, e infatti è un prodotto economico e di qualità medio bassa, in generale poco resistente.

Esiste invece un’altra emulsione di tipo diverso, questa volta senza diazo: si tratta della QLT.
Questa emulsione è particolarmente sensibile, reagisce bene anche alla luce bianca, indurisce con tempi di esposizione relativamente brevi, dell’ordine dei 5-6 minuti.
Il tempo di esposizione dipende dalla distanza tra lampada e telaio, perciò non può essere indicata a priori. Di norma la distanza più adatta è di 1,5 metri.
Unico neo della emulsione QLT: se usata con inchiostri a base acqua, tende a rovinarsi dopo 150-200 copie, dopodiché occorre incidere nuovamente il telaio, dopo averlo pulito. Tutto dipende da quante copie intende tirare dello stesso disegno.

Le emulsioni si sviluppano tutte le medesimo modo. Alcuni produttori lo descrivono nella scheda tecnica, altri no. E’ assolutamente corretto immergere il telaio in acqua per qualche secondo, ma occorre una vasca adatta. Diversamente è sufficiente, e ottima norma, bagnare preventivamente l’interno del telaio, quindi lavorare con la doccetta dal lato esterno, fino a ottenere il completo sviluppo.

Tutte le emulsioni, a meno che dopo lo sviluppo del telaio non siano state catalizzate con apposito prodotto, possono essere rimosse con un prodotto di strippaggio.
Le migliori emulsioni si rimuovono a fatica, perché aderiscono molto bene; le più deboli ed economiche si rimuovono facilmente.

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Emulsioni e incisione del telaio. Luce uv o luce bianca?

Emulsionare e incidere un telaio serigrafico in autonomia

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fare un telaio per stampa in serigrafia

Cpl Fabbrika -

Mi sono autocostruito un bromografo in compensato (ancora mai provato) con classica plafoniera da ufficio con 4 lampade UV da 18w e un vetro spesso circa 7mm posto a circa 15cm dalle lampade.
Mi trovo nella condizione di dover acquistare tutto il necessario per la corretta incisione.
Stampando solo a livello casalingo, vorrei una gelatina che duri il più possibile e che possa essere utilizzata anche a distanza di tempo. Quale gelatina mi consigliate? E più o meno quanti telaio riesco ad incidere con un kg di prodotto?
In quali momenti di questa fase è richiesto l’assoluto buio (o con lampadina giallo/rossa)?E considerando che non ho un forno quanto tempo occorre per l’asciugatura più o meno completa del telaio ingelatinato?

Alessandro

Il modo in cui sta costruendo il suo bromografo è corretto.
Se le 4 lampade sono UV, con una normale emulsione al diazo potrà effettuare esposizioni della durata tra i 4 e i 6 minuti. Le suggerisco solo di prestare particolare attenzione all’aderenza perfetta tra la pellicola e il telaio, per ottenere un’incisione nitida.

Una emulsione particolarmente durevole, e adatta a qualsiasi tipo di inchiostro, è l’emulsione universale Textil HT. Le emulsioni devono essere trattate in luce giallo/rossa, o perlomeno in luce molto tenue, da quando escono dal barattolo a quando il telaio è stato esposto e sviluppato.
Dopo lo sviluppo la luce rende l’emulsione ancora più resistente alle sollecitazioni meccaniche.
Un telaio sviluppato, con qualsiasi emulsione, può essere conservato per un tempo indefinito.

Il telaio emulsionato, posto in un armadietto a tenuta di luce, asciuga a temperatura ambiente in circa 6-8 ore; molto dipende anche dall’umidità ambientale.
Non è difficile riscaldare l’interno dell’armadietto con una piccola stufa a ventola, fatta funzionare a mezza potenza.
Il telaio emulsionato, infatti, non deve essere portato a temperature superiori a 35°C, altrimenti l’emulsione si rovina.
In alternativa esistono economici armadietti già pronti.

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Emulsionare e incidere un telaio serigrafico in autonomia

Consigli per incidere un telaio serigrafico con gelatina al diazo

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emulsione e incisione telaio da serigrafia

Cpl Fabbrika -

Ciao, da qualche giorno sono entrata nel mondo della serigrafia. Purtroppo, dopo diversi tentativi, non riesco ancora ad incidere bene un telaio. Sto utilizzando una gelatina a diazo. I problemi che riscontro sono diversi: buchetti che si formano durante l’asciugatura del telaio da cui passa il colore, difficoltà ad asciugare il telaio: anche a distanza di giorni risulta essere un po’ umido. Infine, non riesco a capire qual è il corretto tempo di esposizione.

Sara, Roncade

Alcune emulsioni diazo tendono maggiormente a produrre quei buchetti durante l’asciugatura, altre meno e non so quale emulsione lei ha utilizzato.

Comunque, in generale, le cause dei buchetti sono tre e precisamente:
- asciugatura in ambiente troppo umido
- strato di emulsione sul telaio troppo sottile: la vaschetta stendigelatina ha raschiato il telaio per un’eccessiva pressione della mano e lo strato di gelatina è veramente troppo sottile.
- la causa opposta: strato di emulsione sul telaio troppo pesante: l’emulsione tende a colare in gocce e sulla tela si producono dei forellini.

Se le cause n. 1 e 3 sono quelle giuste, queste spiegano anche il fatto che l’emulsione stenta ad asciugare.
In condizioni di temperatura e umidità normali, con uno spessore normale di emulsione, questa asciuga in una notte.

Alcune emulsioni, comunque, tendono a rimanere leggermente appiccicose e prima di posarvi sopra la pellicola conviene passare sopra con il getto d’aria fredda di un asciugacapelli. (no aria calda, che rovina l’emulsione!).

Tempi di esposizione:
Non mi dice quale è la sorgente di luce che lei ha utilizzato, perciò non sono in grado di indicarle dei tempi di esposizione abbastanza corretti. Con l’emulsione diazo, comunque, è indispensabile usare un aluce UV. Diversamente i tempi di esposizione si allungano fino a 30-40 minuti e anche così l’incisione non è delle migliori.
Comunque, se tutta la gelatina le si scioglie, il motivo è che il tempo di esposizione è insufficiente, o il tipo di luce non adatto.

Se la luce che lei utilizza è una normale luce bianca, anche fornita da una lampada alogena, le consiglio l’emulsione universale QLT. Si tratta di un’emulsione senza diazo e pronta all’uso, molto rapida e sensibile anche alla luce bianca. Anche in questo caso non posso darle indicazioni circa il tempo di esposizione per i motivi già detti.

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Consigli per incidere un telaio serigrafico con gelatina al diazo

Durata dei telai serigrafici emulsionati e incisi

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telai da stampa in serigrafia

Cpl Fabbrika -

Volevo sapere (x organizzarmi) quanto tempo possa durare l’emulsione asciutta su un telaio (se non viene fatta subito l’impressione del telaio). La seconda domanda, invece, è quanto possa durare (sempre come tempo) un telaio già impressionato con il cliché (per riutilizzarlo più volte, non tanto come ‘passaggi di stampa ma proprio come ‘tempo’ se viene lasciato in sospeso.

Maddalena

Il telaio emulsionato e asciutto può essere conservato al buio totale per non più di 7-10 giorni. Poi l’emulsione “invecchia” e diventa impossibile svilupparlo: l’emulsione è diventata dura e le linee non si aprono più.

Invece il telaio inciso, utilizzato per la stampa oppure non utilizzato, dura per un tempo indefinito ed è indifferente conservarlo al chiaro o al buio, al caldo oppure al freddo.
La sua durata invece in caso di un alto numero di stampe, dipende da quanto viene utilizzato e “stressato”, se utilizzato e pulito correttamente può durare per un numero elevatissimo di stampe (migliaia).

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Durata dei telai serigrafici emulsionati e incisi

Asciugatura del telaio serigrafico emulsionato prima dell’incisione

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corretta incisione e sviluppo telaio per serigrafia

Cpl Fabbrika -

Mi sto avvicinando da un pochissimo tempo alla serigrafia e sto provando a realizzare un piccolo laboratorio in casa. Mi sono autocostruito un espositore seguendo le vostre indicazioni ed usando 4 neon 60cm da 18W UV (leggendo i vostri post ho visto che consigliate i 20W ma in commercio non si trovano). La mia situazione ora è questa: mi ritrovo con il telaio emulsionato, parte della grafica (nera) appiccicata alla gelatina ed il telaio praticamente inutilizzabile. Cosa mi consiglia di fare?

Mirko, Roma

Il problema temo sia che non ha fatto asciugare la gelatina sul telaio prima di inciderlo, è per quello che si trova la grafica appiccicata al telaio. Ad ogni modo, i neon UV da 20 Watt si trovano sul nostro sito. E’ possibile acquistarli anche a uno per volta.

A questo punto, se il telaio non ha preso luce, le conviene lavare via tutto; la pellicola andrà buttata, ma potrà emulsionare nuovamente il telaio. Diversamente dovrà usare lo strippaggio.
Le consiglierei di leggere il Manuale Pratico di Serigrafia, la aiuterà a capire come si incidono i telai in modo ottimale.

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Asciugatura del telaio serigrafico emulsionato prima dell’incisione

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